Horror&Motion - CARTOOMICS Spin-Off 2011 (8-11 marzo 2011)
DDD/DYLAN DOG DAY: 25 ANNI DI INDAGINI NELL'INCUBO (10 marzo 2011)
1° Dylan Dog Day
(giovedì 10 marzo 2011 - Invito all'evento)
Centro Congressi della Provincia di Milano - Via Corridoni 16 - Milano. INGRESSO GRATUITO FINO A ESAURIMENTO POSTI.
Film rari e veri e propri cult, incontri con autori, una significativa esposizione di preziosi manifesti cinematografici, documentari e una giornata intera dedicata ai 25 anni di Dylan Dog sono gli ingredienti di Horror&Motion, la tre giorni che ha anticipato le date di CARTOOMICS, il Salone del Fumetto, dei Cartoons, del Collezionismo e dei Games e Videogames tenutasi in Fieramilanocity dall'11 al 13 marzo. Un appuntamento realizzato con il sostegno degli Assessorati alla Cultura, all'Istruzione, al Tempo Libero e alle Politiche Giovanili della Provincia di Milano e con la collaborazione di Sergio Bonelli Editore, CG Home Video, Officine UBU.
L'evento più importante si ha il 10 marzo alle ore 16.00, ovvero una tavola rotonda condotta magistralmente da Filippo Mazzarella.
Ospiti: Luigi Mignacco (sceneggiatore), Paola Barbato (sceneggiatrice/scrittrice), Angelo Stano (disegnatore), Carlo Ambrosini (sceneggiatore/disegnatore), Sergio Stivaletti (regista/creatore effetti speciali), Paolo Mereghetti (giornalista/critico cinematografico), Andrea G. Pinketts (scrittore), Mauro Gervasini (giornalista/critico cinematografico), Manlio Gomarasca (critico cinematografico), Federico Zampaglione (cantautore/regista), Luigi F. Bona (Presidente fondazione Franco Fossati), Daniele Statella (disegnatore), Alessia Di Giovanni (scrittrice/scneggiatrice/regista), Marco Silvestri (comico/attore), Andrea Cavaletto (sceneggiatore).
L'old Boy del fumetto italiano festeggia i suoi primi 25 anni nelle edicole. Nozze d'argento con i suoi lettori che gli perdonano l'infiacchimento che ha avvvolto le ultime avventure pubblicate dalla grande Casa Bonelli. Un esercito di dylaniati ben abituati ai piccoli capolavori che hanno puntellato i primi 100 numeri. Un amore che, come ha sintetizzato lo scrittore Andrea J. Pinketts continua, perché è bello aver qualcuno a cui pensare.
Saranno stati della stessa opinione i numerosissimi fan che hanno riempito alle 10,30 la sala del Centro Congressi della Provincia di Milano, dove s'è svolto il Dylan Dog Day, frutto della passione dell'art director Filippo Mazzarella che si è ritagliato uno spazio nel suo spin-off del Cartoomics 2011 "Horror&Motion".
C'era anche un convitato di pietra: proprio il film sull'indagatore dell'incubo, prodotto negli States dalla Platinum. Nessun messaggio promozionale, nessun accenno, nessuno ne vuole parlare. Niente di niente. Come se il film non dovesse uscire tra meno di una settimana. Il primo a rompere il ghiaccio è Federico Zampaglione, il leader dei Tiromancino che presenta la sua seconda fatica cinematografica Shadow.
"Proprio non capisco - ha dichiarato Zampaglione - come si possa svendere un personaggio del genere agli americani. Un pezzo della nostra cultura. Ho visto i primi 20 minuti del film e ci sono rimasto male. A mio parere è un film orripilante, soprattutto perchè l'Italia si è fatta scippare un prodotto italiano di successo". E giù applausi dalla platea.
Un giudizio forse troppo eccessivo che parte proprio dall'amore spassionato del cantante romano per Dylan. Un film che lui stesso avrebbe voluto dirigere. Pinketts corregge il tiro, sarà anche un'americanata ma i veri amanti di Dylan lo vedranno lo stesso. Come comprano e collezionano tutto quello che riguarda l'ex agente di Scotland Yard.
Comunque ottimo il livello del dibattito, ma dopo accanimenti vari contro 'Dylan Dog, il film', che probabilmente non sarà un capolavoro ma invitare a non vederlo mi sembra troppo, Stefano Marzorati, addetto stampa Bonelli, è dovuto intervenire a nome della casa editrice. Vi è stata una gustosa anticipazione involontaria di Stano, che ha disegnato il numero 300 (in uscita a fine agosto) su testi di Pasquale Ruju. Ricordando i suoi albi con Xabaras (1, 25, 43, 100), si è confuso ed ha annunciato che nel 300 tornerà in scena Morgana nel suo ruolo di madre di Dylan Dog. MyMarketing.Net ha intervistato l'art director dell'evento Filippo Mazzarella che scrive con viva passione sul Corriere della Sera, ViviMilano, Linus, Ciak e Tv Film. Il suo amore raggiunge le vette del nerdismo più spinto, s'è presentato vestito di tutto punto come l'Indagatore dell'Incubo. Anche se l'effetto finale lo faceva pericolosamente assomigliare a Xabaras, la nemesi del bel tenebroso di Craven Road.
A 25 anni dall'uscita del primo albo, Dylan Dog continua ad essere un protagonista dell'immaginario collettivo. L'estetica horror, il fumetto come forma di intrattenimento, non sono ancora fuori moda?
La questione è complessa. In Italia il fumetto ha pochissimo ricambio generazionale. Sergio Bonelli racconta spesso di ricevere tantissime lettere di vecchi lettori, dove "Leggo Tex da 20-30-40 anni" è la formula di rito. Il picco di diffusione di vendite è compreso dal primissimo dopoguerra fino a metà degli anni '70. Poi la diffusione è inesorabilmente calata, anche a causa della concorrenza di altri media e forme di intrattenimento.
Dylan Dog è l'ultimo grande fenomeno di massa del fumetto italiano. Qualcosa di lontanamente paragonabile è stato forse Ratman di Leo Ortolani, ma non siamo certo a quei livelli, soprattutto a livello di immaginario collettivo. Nato nel 1986, Dylan Dog non è stato però un successo immediato. Per il boom di vendite si è dovuto aspettare un anno pieno, prima di cui la tiratura è addirittura calata. Adesso Dylan Dog soffre il calo delle vendite, come tutti i fumetti italiani, ma regge ancora benissimo.
Umberto Eco ha definito Dylan Dog 'un capolavoro', paragonandolo all'Iliade e alla Divina Commedia. Opinione diffusa è che il suo autore sia uno dei più grandi narratori italiani degli ultimi decenni. Tiziano Sclavi, chi è?
"Tiziano Sclavi, nel panorama del fumetto italiano, ha avuto lo stesso merito di George Lucas nel cinema americano. Partendo da un genere, la fantascienza per Lucas, l'horror per Sclavi, entrambi sono riusciti a parlare di tutto e di scavalcare i confini prettamente "di genere". Sclavi è un po' come Stephen King negli Usa. Partendo da una formula consolidata come l'horror, riesce a trattare temi universali. Sclavi ha il potere di far passare dei concetti molto profondi attraverso uno stile diretto, facilmente riconoscibile, comunicativo ma soprattutto assolutamente personale. Gran parte delle sceneggiature di Sclavi potrebbero stare alla base di grandissimi film. Alfa e Omega, per esempio, è la più grande sceneggiatura di fantascienza italiana degli ultimi decenni.
Ma Tiziano Sclavi è un anche un grandissimo scrittore a cui in qualche modo ha nuociuto la fama del suo personaggio Dylan Dog.
Una volta, quando lo intervistai per il Corriere della Sera, una delle pochissime interviste concesse alla stampa, mi confidò che all'uscita di ogni suo libro c'è sempre "un'esplosione di indifferenza". Infine, Tiziano Sclavi è un po' un mito rovesciato, un po' come quello che è diventato Mina per la musica italiana. Un mito che si autoalimenta appunto per la sua "invisibilità". Non partecipa ad eventi pubblici, vive una vita riservata, sempre lontano dai riflettori. La sagoma di Dylan Dog che abbiamo piazzato nella sala conferenze del Cartoomics Spin Off 2011 - Horror&Motion è un modo di dire che Tiziano è con noi".
Il Dylan Dog Fans Club era presente all'evento principale, la tavola rotonda ... potevamo mancare?
A seguire una serie di fotografie inerenti l'evento, cliccatele per ingrandirle.
Vedi il video della Provincia di Milano
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